Propongo che venga data la possibilità ai direttori delle aziende pubbliche e private di vendere fino al 49% delle quote della propria azienda. Chiunque acquisterà le quote avrà diritto a dividendi settimanali in base agli utili: se si possiede il 4% delle quote di un'azienda, si ha diritto al 4% degli utili. I "soci finanziatori" che decidono di acquistare le quote messe a disposizione dal direttore non hanno alcun potere decisionale, sia per motivi di semplicità per i permessi sia perché il direttore ha il diritto di veto su qualsiasi loro decisione (avendo il 51%). La partecipazione nelle quote societarie può anche avvenire da parte dello stato. Le quote potranno essere messe all'asta. I soci finanziatori non hanno alcun vincolo di appartenenza all'azienda (non devono avere la tag) e possono avere le quote di più aziende diverse. N.B.: attenzione a non confondere questa proposta con quella della borsa valori. In questa proposta, le aziende vengono "trattate come s.r.l." e pertanto lontane dalle dinamiche di compravendita e speculazione sulle azioni.
Non penso che la proposta sia più rilevante, ho parlato con Noth e mi ha detto che non andrebbe bene per una serie di motivi
Carino, ma a questo punto reintroduciamo la borsa. In quanto a quello serviva, vendere azioni (quote della società) per aumentare il capitale e dividere i guadagni con gli investitori. REINTRODUCIAMO LA BORSA VI PREGO!
Salve baucane_, Purtroppo dobbiamo Respingere la tua proposta, essa ha praticamente le precedenti funzioni che aveva la Borsa, rimossa per molteplici abusi e bug riscontrati con essa, presumo che con anch'essa se ne verrebbero a creare ulteriori, mi spiace, chiudo. Buona continuazione.